Laverino è un piccolo centro di appena cento abitanti sui monti marchigiani al confine con l’Umbria, sul passo del Cornello.
Proprio qui, nei terreni fertili lambiti dal fiume Potenza, ha trovato il suo habitat ideale un fagiolo giunto nelle Marche nel XVI secolo al seguito di spagnoli e portoghesi, come tutte le varietà di Phaseolus vulgaris. Oggi, questa varietà di fagiolo è riconosciuta come presidio Slow Food.
Il seme è bianco, medio-piccolo, leggermente allungato e la pianta può raggiungere anche i due o tre metri d’altezza. Il sapore delicato e la buccia sottilissima, che consente una rapida cottura, sono le sue caratteristiche più apprezzate.
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