Le sue prime notizie risalgono al 1033, quando la chiesa era dipendente dall’Abazia di Sant’Urbano, da cui si staccò definitivamente solo nel 1691. Il vicolo retrostante la struttura, detto “vicolo delle catacombe” lascia pensare, tuttavia, a una preesistente struttura più antica di quella conservatasi fino ai giorni nostri.
L’edificio è a forma rettangolare, in un’unica navata, ma ha subito diverse ristrutturazioni che ne hanno modificato un po’ lo stile originario. Tra queste, la ristrutturazione del 1938, quella dopo la quale l’altare maggiore è stato dedicato a San Michele Arcangelo.
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