Questo piccolo ma preziosissimo spazio, aperto purtroppo dopo un evento che ha fortemente segnato il tessuto economico e sociale del Centro Italia, raccoglie e permette di ammirare parte dei capolavori sia della collezione civica sia di quella diocesana, perché entrambi i musei sono ancora inagibili. Lo spazio ospita anche alcune opere diocesane provenienti dalle chiese dell’Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche.
Tra le opere più significative, di proprietà civica, oltre all’Annunciazione di Giovanni Angelo d’Antonio, il manifesto più sorprendente del 400 marchigiano, compaiono il busto “Urbano VIII” del Bernini e il dipinto “Giulia da Varano bambina”, che il 23 novembre 2019 è ritornato in città dopo essere stato trafugato nel 1980 dalla Pinacoteca civica. Tra le opere più prestigiose delle collezioni diocesane troviamo la bella, forte e pensosa Santa Anatolia e la suggestiva statua di Santa Lucia, della fine del 1400, rappresentata come una dama che porta su un vassoio due occhi bistrati, simbolo del suo martirio.
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