L’edificio fu fatto erigere dal Cardinal Venieri su disegno di Giuliano da Majano; situato sul punto più alto del centro storico della città, fu concepito a metà tra residenza e castello urbano.
Nell’agosto del 1497, la morte del cardinale pose fine ai lavori della costruzione, che ripresero solo coi nuovi proprietari, nel XVIII secolo, e conferirono al palazzo l’aspetto che conserva tuttora.
Il cortile interno si apre ad ali sul paesaggio collinare e un arco-balcone si affaccia sulla fascia costiera. Sopra di esso spicca un orologio con l’iscrizione “Volat irreparabile tempus”.
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